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“top ten libri”

Sonia ha colto il nostro invito: ecco la sua classifica (per il momento solo i primi 6 libri…)

In primis ex equo: Isabel Allende, La casa degli spiriti, Paula, D’amore ed ombra

2: Oriana Fallaci, Un uomo: Lo so che la scelta è un po’ discutibile vista la “rabbia” degli ultimi anni.
Che ovviamente non condivido

3: Jane Austin, Orgoglio e pregiudizio: non perché e’ uscito nelle sale in questi giorni ma perché è fantastico!!!

4: Martin Luther King, Il fronte della coscienza, con prefazione di Corretta King

5 : Laura Curino, Olivetti. Camillo: alle radici di un sogno

6: Kuki Gallmann, Sognavo l’Africa

Cambio idea dopo ogni libro che leggo, ma ora la mia attuale TOP TEN LIBRI è (in ordine sparso):

  • I Buddenbrook, Thomas Mann, Einaudi: anche solo il sottotitolo mi fa impazzire: “Decadenza di una famiglia”. Geniale.
  • Le Vergini Suicide, Jeffrey Eugenides, Mondadori. Ne ho già parlato in precedenza.
  • Amabili resti, Alice Sebold, e/o: “Voglio restare stupita e farmi portare lontano”. Basta questa frase di Miriam Toews per descrivere questo fantastico romanzo…
  • American Tabloid, James Ellroy, Mondadori: mi piace molto Ellroy, in tutti I suoi libri noir, ma soprattutto in questo storico, che narra un pezzo della storia Americana, legata ai Kennedy. Seguito da Sei pezzi da mille.
  • Carne e sangue, Michael Cunningham, Bompiani: Cunningham è un altro dei miei scrittori preferiti, e questo romanzo è il migliore, a mio parere. La storia di una famiglia (mi piacciono le storie delle famiglie altrui…), tenero e commovente. Sa suscitare grandi emozioni.
  • Un complicato atto d’amore, Miriam Toews, Adeplhi: commovente, spiritoso, arguto, dolce, ironico, penetrante. E soprattutto scritto bene.
  • Spartacus, Howard Fast, Net: anche di questo ho già parlato.
  • Solea, Jean-Claude Izzo, e/o: è il terzo volume della Trilogia marsigliese di Fabio Montale, ma secondo me il migliore. Grande anche la “colonna sonora” jazz.
  • Il mio nome è Asher Lev, Chiam Potok, Garzanti: stupendi tutti i libri di Potok, ma questa storia di un bambino chassidim, con un grande dono e passione per l’arte, che combatte contro la cultura della sua religione, è molto commovente.
  • Le correzioni, Jonathan Franzen, Einaudi: “Quando un lettore ha esaurito le parole, ha chiuso il libro e lo ha riposto nello scaffale, continuano ad agire in lui le inquietudini, i dubbi, i pensieri, le prospettive, le immaginazioni, i turbamenti trasmessi dalla lettura del libro. Se questo non avviene, lo scrittore ha fallito il suo scopo” (Luigi Malerba). Forse il libro letto quest’anno in cui, di più, lo scrittore ha raggiunto lo scopo indicato da Malerba.